Il birrificio artigianale Retorto nasce nel 2011 da un’idea del birraio Marcello Ceresa, che già dalle prime battute coinvolge la sorella Monica e il fratello Davide.
Le loro birre nascono dalla passione per le cose buone – che vogliono trasmettere a chi li conosce – per questo scelgono con cura le materie prime e le lavorano con dedizione ed impegno.
Il logo dell’azienda rappresenta in modo ironico il re del piccolo regno di Retorto.
La produzione inizialmente si componeva di quattro birre – Morning Glory, Daughter of Autumn, Latex Più e Krakatoa – ma presto si è arricchita di altre creazioni.

La curiosità dei Ceresa infatti li ha portati a brassare secondo stili diversi, a sperimentare invecchiamenti in botte e prodotti insoliti, come la birra Acqua Passata, bevanda vintage ispirata ai vermouth (sebbene ottenuta da fermentazione di malto d’orzo), birre barricate come Mia W. – una tripel invecchiata in botti di whisky – Malanima, un barley wine maturato un anno in un caratello di Vin Santo; e ancora ‘sour’ come Bloody Mario e Succo di suocera. Dal 2019, inoltre, Retorto propone il progetto FASE, con birre one shot disponibili solo in fusto.
Il birrificio artigianale Retorto fece il suo esordio pubblico all’Italia Beer Festival di Roma a maggio 2012 e da lì in avanti fece incetta di premi e riconoscimenti: il primo premio per la birra Black Lullaby al CIBA 2012, il “primo premio stile” e il primo posto per Malalingua al CIBA 2013, il premio “Miglior nuovo birrificio italiano dell’anno 2013” secondo Ratebeer, Birra dell’Anno nel 2018 e nel 2020 al Campionato Italiano Birre Artigianali, che si svolge a Rimini, e ancora “Guida alle birre Slowfood” nel 2021.
Dalle chiare alle rosse, dalle fruttate alle birre più strong, passando per le doppio malto, Retorto offre agli appassionati un’ampia vetrina di birre pensate e create con una vera passione artigianale.